“La soddisfazione del paziente aumenta in quei contesti medici in cui le cure erogate tengono conto dell’ambiente sonoro-musicale presente.”L.M..”
È dimostrato da tempo in letteratura, con ampia abbondanza di dati, che l’efficacia dei servizi e delle cure nei contesti medici e clinici è profondamente influenzata dai suoni e dalla musica che vi si trovano.
Ciò è stato provato nei più diversi contesti medici. Ad esempio in pediatria, oncologia, medicina del dolore. Suoni e musica sono sempre più spesso parte integrante di cure mediche efficaci in ambito neurologico, psichiatrico, odontoiatrico.
“La stessa performance dello staff medico, in diversi tipi di prestazioni e contesti, è positivamente influenzata da un sottofondo musicale gestito professionalmente”
La musica assiste medici, staff e paziente, sia nelle sale dedicate che in sala d’attesa, dove veicola l’attenzione dello staff, rafforzandone l’umore e favorendone il benessere.
Inoltre, può essere impiegata a livello psichico-emotivo, come rinforzo affettivo, morale, espressivo, neuro-fisiologico, fisico-riabilitativo, come mediatore attivo del recupero e del mantenimento di facoltà e possibilità dei pazienti.
“Alcuni tipi di stimoli musicali sono in grado di distrarre i pazienti da focus critici e frustranti, aiutandoli a dissipare, disgregare la propria attenzione, dispersa a beneficio dell’ascolto della musica.” L.M.
Il suono fa succedere molte cose, influenza comportamenti, vissuti, risposte, traducendosi per le persone nel contesto delle prestazioni mediche, in un aumento di efficienza ed efficacia.
Anche un ascolto superficiale ma calibrato è funzionale al benessere psico-fisico della persona. In questo modo, si favorisce l’obiettivo non solo di interrompere una focalizzazione su contenuti di pensiero negativi, ma al contempo, di cominciare gradualmente a sentirsi attivamente meglio.
“Il fatto che la musica allevia la sofferenza ha smesso di essere solo un modo di dire” L.M.
Alcuni tipi di input musicali consentono di distogliere i pazienti da fattori di interferenza interni all’individuo, ed esterni:
• distraggono dalle emozioni e dai pensieri negativi, legati ad esempio all’ansia, alla preoccupazione, alla paura;
• migliorano l’umore e distraggono dall’oggettività del contesto medico di cura, con le sue professionalità tecnico-scientifiche, la sua autorevolezza, il senso di soggezione che ancora oggi incute nella maggior parte dei pazienti.